Avv. Valeria Maresca
Sono un Avvocato civilista e mi occupo, in particolare, della tutela dei diritti della persona nell’ambito dei rapporti familiari.
Ma sono, prima di tutto, una donna che ha ritrovato la gioia di condividere, dopo aver creduto, per troppo tempo, di essere sola.
Oggi è arrivata la pienezza del mio tempo. Oggi non permetto più al mio atteggiamento difensivo di ferirmi ancora e non scambio più il mio corpo con me stessa.
Per troppo tempo abbiamo lasciato la porta aperta alla paura, permettendo alle nostre insicurezze di attraversare le crepe interiori, disturbando così la nostra pace.
Abbiamo tutti affrontato una crisi. Non si può spiegare la testa che frulla alla ricerca di una qualche sensazione di salvezza. Sembra non esserci via di fuga. Si tratta di uno stato mai provato prima.
No, non è depressione.
Oggi si parla tanto della crisi del modello tradizionale di famiglia e se ne attribuiscono varie cause: il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze e delle unioni civili, l’aumento di famiglie ricostituite e di quelle composte da una sola persona.
Al di là dei cambiamenti complessivi della mentalità e dei mutamenti culturali, ho studiato i comportamenti delle persone che vivono intrappolate in rapporti sbagliati, di quelle persone che sembrano quasi attratte da chi le rifiuta e di quelle persone che amano, ma che non sanno come dimostrarlo.
Ho capito che la vera causa di crisi in una famiglia, dipende dal fatto che non siamo più abituati ad ascoltare.
Ci chiudiamo nei nostri silenzi e ciò influenza negativamente le nostre relazioni ed il modo in cui ci rapportiamo con l’altro.
Spesso si associa il concetto di amore a quello di relazione stabile, soprattutto in età matura, per il nostro bisogno di sicurezze.
A volte crediamo di amare intensamente, ma il nostro è solo un amore pieno di possessività, gelosia, attaccamento, invidia. Sotto le etichette di fidanzata, marito, figlio e famiglia c’è tutto, fuorché l’amore e la libertà.
Aiuto le persone a prendere consapevolezza di ciò, senza giudizio, e senza fare finta che per noi non sia così. Questo potrebbe mettere in crisi, ma è inutile insistere in un rapporto che non funziona più.
Talvolta potrebbe rappresentare la fine di un matrimonio.
Altre volte no.
Prima di qualunque scelta, bisogna scegliere di dialogare e non importa quanta distanza fisica ci sia.
Io credo che l’innovazione davvero parta dall’ascolto perché è in quel momento che scopriamo il senso di esserci veramente per l’altro.